L’algoritmo al potere

Non è nuovo questo libro di Francesco Antinucci (2009 Laterza), che parla dell’algoritmo di Google e non solo, ma è almeno la seconda volta che lo leggo, e non è così diffuso tra le mie conoscenze, cosa che mi spinge a segnalarlo.

E’ un libro utile a demolire alcune convinzioni eccessivamente fideistiche sulle potenzialità di Internet e sul futuro roseo che verrà aperto dai social media.

Innanzitutto questo libro dimostra che i casi di successo spesso non dipendono da una acuta programmazione della presenza in rete, ma dal caso; certo, poi ci vuole competenza per cogliere le opportunità, ma tantissime di queste opportunità si generano in maniera indipendente e fortuita. Anche la presunta “democratizzazione” che dovrebbe portare internet è oggetto di una acuta e critica disamina: spesso dietro l’apparenza “social” ci sono sparuti gruppi di persone che tendono (e tengono) le reti, secondo la logica della vecchia ma mai sorpassata legge 80-20 di Pareto.

Da ultimo il libro si sofferma sul fatto che spesso la rete viene utilizzata in modo “vecchio”, cioè molti approcciano il web per fare cose “antiche” con uno strumento tecnologicamente più avanzato (per esempio la classica brochure in carta che diventa pixel). Sotto questo profilo l’autore mette in luce proprio quella “miopia di marketing” nei confronti del digitale che vedo tutti i giorni in molte iniziative.